martedì 28 maggio 2013

L'importanza del metallo nella stampa a caratteri mobili


Johann Gutenberg (1394?-1468) è stato l’inventore della stampa a caratteri mobili e a lui dobbiamo l’inizio della stampa moderna. In realtà, i caratteri mobili erano già stati scoperti in Asia nel XIII secolo ma in Europa erano ancora sconosciuti .Il primo testo stampato fu la Bibbia che conteneva  42 righe per pagina, disposte su due colonne.



                                              Ritratto di Gutenberg
                                              http://it.wikipedia.org/wiki/File:Gutenberg.jpg


Gutenberg, avendo lavorato come orefice professionista, possedeva già delle conoscenze riguardo la lavorazione e l’uso dei metalli. La sua  vera invenzione, infatti, fu quella di passare dal legno alle fusioni in materiali metallici, usando una lega composta da  piombo, antimonio e stagno, che raffreddava velocemente e resisteva bene alla pressione esercitata dalla stampa. Il piombo costituiva il corpo della lega, lo stagno le conferiva la necessaria durezza mentre l’antimonio impediva che  si contraesse al momento della solidificazione. I caratteri erano ottenuti versando il metallo fuso in una forma contenente la matrice di ogni singola lettera.                                        
Lo stile del carattere impiegato da Gutenberg era una copia perfetta della scrittura adottata dai calligrafi a lui contemporanei, la gotica “textura”. Si tratta di un tipo di carattere che ha continuato ad essere usato in Germania fino alla seconda metà del secolo scorso. La macchina usata per la stampa derivava il suo meccanismo dalle presse a vite per la produzione del vino, e consentiva di applicare l'inchiostro sulla pagina con una pressione uniforme su tutta la superficie.
Le fusioni delle lettere che componevano un set completo di caratteri erano numerose (era infatti necessario ripetere più volte ciascuna vocale e consonante per poter comporre una pagina completa) ed erano raccolte in cassette di legno con appositi scomparti. Ancora oggi i caratteri derivano il loro nome da quelle fusioni: il termine inglese font proviene dal francese medioevale fonte, ovvero «(qualcosa che è stato) fuso» (dal latino fundere).

Per quanto possa apparire laborioso, questo procedimento era notevolmente più veloce di quelli impiegati in precedenza e rese possibile la stampa di un numero di libri prima impensabili (tirature fino a 1.000 copie), dando un grande impulso alla diffusione dei testi scritti. Secondo gli storici ,si inaugurò così una nuova epoca perché la stampa diventò un importante mezzo di comunicazione e di diffusione delle idee e contribuì , per esempio, all'affermarsi del  Protestantesimo e successivamente dell’Illuminismo.




                                                Bibbia di Gutenberg



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