giovedì 18 aprile 2013

I metalli nell'antichità



Rame


Il primo metallo ad essere utilizzato dall'uomo fu il rame perché era reperibile allo stato nativo. I primi reperti archeologici che ne attestano l’uso sono stati trovati in Iraq e in Turchia e dovrebbero risalire  al 9500 a.C circa.  Nell'Europa Occidentale ,invece, sono stati trovati manufatti in rame del III millennio a.C.
Inizialmente ,nella lavorazione, veniva adoperata la tecnica del cosiddetto “martellamento a freddo” ; successivamente si passò alla lavorazione a caldo che permetteva una migliore modellazione. Il procedimento consisteva nel mescolare il rame con carbone di legna e poi cuocerlo in forno : una volta fuso, il metallo veniva versato in stampi di pietra affinché potesse ottenere la forma desiderata . Anche se la produzione di oggetti e utensili in rame restò inizialmente affiancata all'uso della pietra ,è importante sottolineare come la lavorazione di questo materiale consentì la nascita di nuove professioni  e contribuì allo sviluppo dei commerci tra le varie popolazioni. 


                                  

   Reperti archeologici in rame ritrovati in Serbia 
   e risalenti  a 7000 anni fa     
                           


Bronzo


Con l’affinamento della tecnologia riguardante la lavorazione del rame, si passò allo produzione delle sue leghe, ottenute inizialmente unendolo all'arsenico. Quasi sicuramente  il bronzo , ottenuto dalla fusione  del rame con lo stagno, venne scoperto casualmente . L’Età del Bronzo (3500-1200 a.C .) fu caratterizzata dalla metallurgia di questo metallo che permise di realizzare oggetti più resistenti e leggeri come attrezzi ,armi e corazze. Infatti, il bronzo è caratterizzato da buone proprietà meccaniche ed elevata resistenza alla corrosione. Uno dei centri più attivi per l’estrazione dei minerali  e della metallurgia fu il territorio alpino orientale intorno alle miniere austriache, sicuramente sfruttate sin dall'antichità  Altri centri importanti furono le regioni dell’Egeo ,quelle del Vicino Oriente e la Cina. L’uso del bronzo contribuì notevolmente al miglioramento della società, permettendo lo sviluppo di nuovi tipi di economia e consentendo l’abbandono degli strumenti costruiti in pietra, corno ed osso, sostituiti da altri molto più efficienti.




                    Spade dell'età del Bronzo rinvenute in Germania

                    http://www.antikitera.net/news.asp?ID=10553



Ferro



Secondo le conoscenze attuali, i primi oggetti in ferro vennero costruiti per la prima volta  intorno al IV millennio a.C con frammenti provenienti da meteoriti  e veniva loro attribuito un significato simbolico e un potere magico . La siderurgia, intesa come estrazione del ferro dai minerali e successiva lavorazione, nacque invece con i  Calibi, un popolo che viveva a sud-est del Mar Nero, e con gli Ittiti che utilizzavano il metallo per la produzione di armi. Inizialmente essa si diffuse verso oriente (Mesopotamia, Egitto, Persia, Cina) ,poi verso occidente (Grecia, Italia e penisola Iberica) e infine nel nord Europa (Gallia e Isole Britanniche) e caratterizzò  le civiltà dell’ “Età del Ferro”.
La lavorazione, rimasta pressoché , immutata fino al 1700, consisteva nel riscaldare in un forno a ventilazione naturale minerali di ferro (limonite, ematite, siderite, magnetite) assieme a carbone di legna, fino a separare dalla scorie una massa spugnosa. Questa veniva ribattuta più volte (ferro battuto) per eliminare altre impurità e acquisiva compattezza e malleabilità. La scoperta della tempra ,il rapido raffreddamento in acqua del metallo rovente, permise di rendere il ferro ancora più duro e resistente.
Per approfondire:



                             
                       
                             


                                          Antiche lame in ferro
                                                         http://www.culterpattada.com/it/coltelli/il-ferro.aspx





Oro

Un altro metallo molto “antico” è senz’altro l’oro. Si ritiene che le prime  estrazioni  siano avvenute intorno al 6000 a.C in Africa settentrionale, Mesopotamia, nella valle dell’Indo e nel Mediterraneo orientale dove sorgevano i regni delle principali civiltà del tempo. Nell’antico Egitto, veniva estratto tramite picconi di pietra o bronzo dagli schiavi, perché i giacimenti erano di proprietà dello Stato. La quantità di oro egizio era notevole e i principi assiri e babilonesi erano soliti offrire carri da guerra, armi e vasellame per assicurarsi il prezioso metallo; non di rado la “corsa all’oro” sfociava in sanguinose guerre. Tuttavia, i principali diffusori nel mediterraneo, dalla metà del II millennio alla metà del I millennio a.C., furono i Fenici, anche se l’impulso decisivo all’estrazione venne dato successivamente dai Romani. Purtroppo dal mondo antico ci sono arrivati pochi oggetti d'oro perchè il metallo veniva spesso rifuso per coniare monete.E' possibile ritrovare la presenza dell'oro anche in un testo sacro come la Bibbia, nella quale non gli viene attribuita un'origine divina ma una semplice funzione sociale, a differenza delle religioni politeiste del tempo.

Per ulteriori approfondimenti, vi rimando a questa pagina:









3 commenti:

  1. Dovevo fare una ricerca di tecnologia e mi è stato molto utile.
    GRAZIE :D

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  2. Stamattina mi sono svegliato con la voglia di sapere come gli antichi estraevano e lavoravano i metalli e qua ho trovato informazioni utili in merito...graciasss!

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  3. Salve. Vorrei sapere dove venivano forgiate le armi degli eserciti romani.

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